mercoledì 9 dicembre 2009

Pratopronto Bindi: un disastro ambientale nel Parco

IL TIRRENO 3 Dicembre 2009
OGGETTO: Pratopronto Bindi, un disastro ambientale nel parco

A San Piero a Grado, all'interno dell'area contigua del Parco di Migliarino San Rossore, diverse decine di ettari sono destinate alla produzione di tappeti erbosi (prato) a scopo commerciale.
Pochi sanno pero’ che questo tipo di coltivazione intensiva richiede l'uso di enormi quantita' di acqua dolce prelevata direttamente dalla falda, oltre che di quantita' ingenti di fertilizzanti e sostanze chimiche altamente inquinanti e di tecniche di lavorazione che possono pregiudicare la naturale fertilita' dei suoli.
In particolare il prelievo continuo di acqua dai pozzi, che come ben sanno i privati cittadini necessita di tutta una serie di autorizzazioni da parte degli enti preposti (provincia di Pisa e parco regionale), pone dei gravi rischi all’avanzamento del cuneo salino in questo tratto di litorale.
Questa coltivazione si effettua inoltre in un contesto particolarmente delicato sia per la preservazione della risorsa idrica che della fertilita' biologica dei terreni.
Ci chiediamo pertanto come sia possibile che l'Universita' di Pisa, proprietaria di quei terreni, da una parte si faccia promotrice di convegni e campagne di informazione a favore di una riconversione dei terreni per una agricoltura biologica piu' sostenibile rispetto all'agricoltura moderna basata sulla chimica, e poi dall'altra consenta, proprio sui terreni di sua proprieta' ed all'interno di un parco naturale, una attività cosi devastante per i delicati equilibri ecologici e idrogeologici.
Non possiamo quindi che auspicarci un deciso cambiamento di rotta, suggerendo che tali terreni vengano quanto prima riconvertiti ad una agricoltura piu’ rispettosa del'ambiente, prima che vengano resi definitivamente sterili ed inquinati dall'uso che ne fa attualmente Pratopronto.

Marco Ricci
Presidente Circolo Legambiente Pisa

Giovanni Carmignani
Presidente Comitato Oasi WWF Litorale Pisano

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