venerdì 31 luglio 2009
Gli uccelli nidificanti nell'Oasi di Tirrenia
La specie di gran lunga più comune è risultata la capinera, con circa 50 coppie stimate.
Comuni anche i nidi di merlo ed occhiocotto, che come la capinera sfruttano gli arbusti di fillirea per costruire il loro nido.
Interessante anche la presenza di nidi di fiorrancino (nel disegno di R.G.), il più piccolo uccello d'Europa !
Le piccole zone umide ospitano invece l'usignolo di fume, dal canto potente e inconfondibile.
mercoledì 22 luglio 2009
chiusura sentiero natura
venerdì 17 luglio 2009
servizio civile
Servizio civile con Legambiente Pisa
Ricordiamo che la scadenza per la presentazione della domanda è fissata per il 27 Luglio ore 14:00
E' uscito il bando per il servizio civile. Come ogni anno anche Legambiente Pisa ha un proprio progetto e sceglie 4 giovani volontari per portarlo a termine.
Tutta la modulistica la trovate sul sito dell'Arci Servizio Civile Nazionale di Pisa
Il nostro progetto lo trovate sul nostro sito seguendo questo link:
http://www.legambientepisa.it/volontariato/servizio_civile/progetto_2009-2010.pdf
giovedì 16 luglio 2009
INSETTICIDA CONTEST
14/7/2009 - Per fermare la strage che rischia di abbattersi su 200.000 ettari di risaie tra Piemonte e Lombardia, il WWF ha chiesto alla UE di fermare il potente insetticida che uccide tutte le forme di vita acquatiche
Da alcune settimane nelle risaie piemontesi e lombarde è in corso un uso straordinario - autorizzato con Decreto ministeriale del 31.03.2009 - di un prodotto per combattere il punteruolo acquatico del riso (Lissorhoptrus oryzophilus), coleottero curculionide esotico che negli ultimi tre anni si é diffuso nell'area risicola. Tale prodotto prende il nome di Contest, ed è un piretroide con Alfacipermetrina come principio attivo.
E’ stato accertato che il Contest uccide tutte le forme di vita acquatiche che incontra, inclusi pesci, anfibi (larve e adulti di specie acquatiche) e gli invertebrati acquatici.
Tra Piemonte e Lombardia si stima un’estensione di circa 200.000 ettari di risaie, sulla quale è quindi in corso una strage biologica di proporzioni enormi causata da un prodotto che, come riportato sulla sua scheda tecnica è "Altamente tossico per gli organismi acquatici” e “può provocare a lungo termine effetti negativi per l'ambiente acquatico”. Questo è particolarmente rilevante visto che le risaie sono un notevolissimo serbatoio di biodiversità e costituiscono habitat per numerosi animali. Pur non essendo habitat di interesse comunitario, le risaie sono spessissimo incluse in aree di importanza comunitaria, nella rete Natura 2000. Proprio all’Unione Europea di è rivolto il Presidente WWF Italia Stefano Leoni per chiedere di avviare nei confronti della Repubblica italiana una procedura di infrazione per la sospetta violazione delle normative comunitarie e di sospendere l’uso dell’insetticida, come scritto in questi giorni al Segretario generale della Commissione Europea e alla direzione Ambiente.
Il WWF Italia avvisa inoltre i frequentatori delle garzaie e gli amanti del birdwatching, a prestare attenzione e segnalare eventuali casi di mortalità anomala fra i pulcini, con attenzione anche agli uccelli che nidificano direttamente in risaia e sugli arginelli (mignattini, pavoncelle, cavalieri d'Italia, gallinelle d'acqua ecc.). In alcune risaie tenute sotto osservazione si é già verificata una mortalità quasi totale di molti invertebrati e di anfibi. Ne deriva anche un’evidente pericolosità anche solo a mettere le mani in acqua.
Saranno da valutare i danni all’intera catena alimentare - per esempio sul successo riproduttivo dell’avifauna - che saranno causati dalla drastica riduzione di prede a causa del prodotto: si pensi alle rane per aironi e garzette o agli invertebrati per la catena trofica dei limicoli o degli uccelli insettivori. Oltre al danno ambientale indiscutibile, si suppone anche un danno economico per la Comunità, visto che molte aziende percepiscono contemporaneamente contributi della Politica Agricola Comunitaria (PAC), su fondi PSR per “misure agro-ambientali”, che paiono in contraddizione con l’uso dell’insetticida.
mercoledì 15 luglio 2009
RETE NATURA 2000
Rete "Natura 2000", sono 2.872 le aree protette in Italia | |
ANCONA 15 luglio 2009 Si chiama "Natura 2000", la Rete ecologica europea che rappresenta il più importante progetto di conservazione per la natura e la tutela della biodiversità che interessa l’intero territorio dell’Unione europea. In Italia, la Rete "Natura 2000" è è costituita da 2.872 aree, di cui 109 ricadono in territorio marchigiano. Lo scopo di questa diffusa rete di aree protette, di cui si è parlato in un seminario che si è svolto nella sede della Regione Marche, organizzato dall’assessorato regionale all’Ambiente, dal Wwf e dalla Lipu, è la conservazione degli habitat naturali e seminaturali, della flora e della fauna selvatica ai fini della salvaguardia della biodiversità tramite l’individuazione e la gestione di una serie di siti: le Zone di protezione speciale (Zps), previste dalla Direttiva ’Uccellì, e le Zone speciali di conservazione (Zsc) previste dalla Direttiva "Habitat". In Italia, ci sono 2.283 Siti di interesse comunitario e 589 Zone di protezione speciale, che coprono circa il 19% del territorio nazionale, nelle Marche sono presenti 80 Sic e 29 Zps per una superficie complessiva di 136.888 ettari, tenuto conto delle superfici condivise da Sic e da Zps, pari al 14% della superficie regionale. Delle 109 aree individuate 11 sono localizzate sulla costa, 17 in ambito collinare e le rimanenti 81 nell’area montana. Nella Rete marchigiana sono stati censiti 51 Habitat di cui 13 sono considerati prioritari dall’Unione europea per la conservazione della biodiversità nell’intero continente. La rete si connette, ed in parte si sovrappone, alle 11 aree protette, Parchi e Riserve naturali, istituite nelle Marche, per un totale di 88.759 ettari circa, il rapporto tra la superficie dei siti "Natura 2000" rispetto a quella della aree protette è leggermente superiore al 50% circa. Mantenere in uno stato di conservazione soddisfacente gli habitat e le specie animali e vegetali presenti nella Rete "Natura 2000" è un obbligo per tutti i 27 Paesi dell’Unione europea e per tutte le Regioni italiane a cui lo Stato ha delegato la gestione dei siti. Per l’assessore regionale all’Ambiente, Marco Amagliani, «la Rete dei 109 siti di "Natura 2000", insieme alle 11 aree protette tra Parchi e Riserve naturali, rappresenta il più importante progetto per la conservazione della natura nelle Marche, come per tutta Europa. Queste aree naturali protette rappresentano i nodi principali della Rete ecologica regionale in fase di realizzazione. La Regione Marche conferma in questo modo il suo impegno per la conservazione della natura». Per Stefano Leoni, presidente nazionale del Wwf Italia, «la Regione Marche ha già fatto sicuramente molto per concretizzare la Rete "Natura 2000". Serve però oggi un impegno ancora maggiore se vogliamo contrastare in modo efficace la perdita di biodiversità a livello regionale, nazionale ed europeo. Alla vigilia del 2010, Anno internazionale della Biodiversità, Wwf e Lipu chiedono alle Marche, come alle altre Regioni e al Governo nazionale, maggiori risorse economiche per assicurare più personale qualificato, più ricerca scientifica, più monitoraggio, più vigilanza, più progetti sul campo per la conservazione e la valorizzazione sostenibile dell’immenso patrimonio naturale ricompreso oggi nella Rete ecologica europea "Natura 2000"». |