BOSCO DEL BOTTACCIO

Dopo un anno passato a fare lavori straordinari che hanno comportato il rifacimento totale dei due ponti in legno lungo la rete sentieristica interna, lo sfalcio dell’erba, il taglio di alberi stramazzati, la ripulitura di due chiari, la sistemazione del tetto dell’osservatorio est, la sistemazione del punto ristoro con i due tavoli e le quattro panche per accogliere i visitatori in visita, finalmente siamo pronti a riaprire ufficialmente l’oasi. 



L'Oasi sarà aperta dalla prima domenica di febbraio alla seconda domenica di maggio con il seguente orario:
- Dalla prima domenica di febbraio alla domenica delle Palme: 
visita guidata ore 11.00
- Da Pasqua alla seconda domenica di maggio: 
prima visita guidata ore 11,00 seconda visita guidata ore 14.30
Il contributo minimo per l'ingresso è di 3,00 euro
Ingresso libero: per i residenti nel Comune di Capannori, per i soci WWF, bambini accompagnati sotto i 12 anni.

Sono possibili visite guidate per singoli, gruppi e ingressi per fotografi anche negli altri giorni della settimana.
Ogni ultimo sabato del mese, giornate di volontariato aperte a tutti x stare insieme, divertirsi, aiutare la natura.
Sono possibili visite guidate per attività di studio e ricerca per gruppi, singoli, negli altri giorni della settimana.
Contatti: Domenico Verducci 3494340393 - e.mail: boscobottaccio@wwf.it
Marcello Marinelli 3498542253 e-mail: altatoscana@wwf.it - marinelli.marcello@gmail.com
Per quanto riguarda visite guidate e fotografi che vogliano entrare fuori degli orari stabiliti, contattare: 349 4340393 e-mail: domenico.verducci@alice.it


INFORMAZIONI SULLA NOSTRA OASI E SULLE STRUTTURE RICETTIVE NEI DINTORNI

GESTIONE E STRUTTURE
La gestione è a cura del WWF Alta Toscana ONLUS
L’attività di vigilanza è assicurata dalle GAV WWF di Lucca e Pisa
Strutture: percorso-natura con pannelli didattici, passerelle, due capanni di osservazione al bordo degli stagni, tavoli.
AREA NATURALE PROTETTA DI INTERESSE LOCALE
Nell’Oasi WWF del Bottaccio si sono conservati il bosco e la zona umida a testimonianza di quello che era un tempo il paesaggio delle pianure interne della Toscana.
L'Oasi del Bosco del Bottaccio si trova all'interno di un Sito d'Importanza Comunitaria (SIC IT5120101) nei Comuni di Capannori (Lu) e Bientina (Pi). La superficie dell'area è di circa 47 ettari.
L'oasi, e la circostante zona dell'ex lago di Bientina, sono state inserite nelle aree tutelate dalla Convenzione di Ramsar. L'oasi è gestita in convenzione con il Comune di Capannori.
Visitare questa Oasi è come fare un passo indietro nel tempo, e ammirare quello che in passato era il paesaggio delle pianure interne della Toscana, con il bosco planiziale e la zona umida.

AMBIENTE
Il Bosco Bottaccio situato nel settore ovest dell’ex alveo del Lago di Bientina, costituisce un importante residuo dei boschi planiziali che un tempo circondavano il lago. Il Bottaccio ricade per intero nella cassa di espansione del Rio Visona di Castelvecchio, che qui termina il suo corso. Le acque che scendono dai Monti Pisani, libere da inquinanti di rilievo, chiuse dalle arginature, permangono nel Bottaccio creando ambienti palustri e semipalustri di transizione al bosco. Il paesaggio si presenta ben diversificato e si possono individuare quattro differenti tipologie: la zona boscata, i prati umidi, i canneti ed i “chiari”, che concorrono a formare un variegato mosaico di ambienti.
Nell’Oasi del Bottaccio si sono conservati il bosco e la zona umida a testimonianza di quello che era un tempo il paesaggio delle pianure interne della Toscana. il WWF si è impegnato nella sua gestione con un progetto di rinaturalizzazione che vede la reintroduzione delle specie autoctone ormai scomparse, unitamente al tentativo di estirpare le specie alloctone infestanti. L'area è di 47 ettari. Tutta l'area è compresa in una vasta zona posta a divieto caccia a confine tra la provincia di Lucca e quella di Pisa. Nelle vicinanze il lago della Gherardesca facilmente raggiungibile a piedi.
FLORA E FAUNA
Si tratta di un piccolo bosco planiziale dal tipico carattere meso-igrofilo, costituito in prevalenza da farnia (Quercus robur) e ontano nero (Alnus glutinosa) a cui si accompagnano olmo minore, acero, sambuco e altre essenze tipiche. Nelle aree più umide predominano cannuccia di palude e salici. Tra le erbe del bosco, è da segnalare la presenza del raro Arisarum proboscideum, specie endemica della penisola italiana.
L’area ha un’elevata biodiversità faunistica: oltre al cinghiale e ai mustelidi, sono presenti volpe, istrice e numerosi roditori. Importante è anche la presenza di anfibi, quali il tritone crestato ed il punteggiato, la rana agile e la raganella, simbolo dell’oasi.
La fauna entomologica comprende entità vulnerabili, strettamente legate agli ambienti umidi, come la Apatura ilia, la Lycaena dispar ed il coleottero endemico Carabus clathratus antonellii.
Posta sulla direttrice che unisce la costa alle zone umide dell’entroterra, l’Oasi diviene punto di sosta per l’avifauna migratoria: nei chiari si osservano folaghe, germani reali, folaghe, gallinelle d’acqua, tuffetti, porciglioni e la rara schiribilla. I canneti danno rifugio a tarabusi e tarabusini, accompagnati da cannaiole e cannareccioni. Tra i grossi ardeidi, troviamo aironi cinerini, aironi rossi, aironi guardabuoi, garzette e nitticore; frequenti sono anche le cicogne bianche.
Il bosco ospita specie silvane, tra le quali, picchio verde, rampichino, assiolo, allocco, cinciarella, codibugnolo.
D'inverno, il bosco offre rifugio a centinaia di colombacci. Numerose pavoncelle frequentano i prati e le aree agricole circostanti l'oasi. E' sempre presente la poiana. Altri rapaci diurni si vedono durante il passo stagionale.

VISITA L’OASI
Su prenotazione, l'oasi è aperta a gruppi, enti, associazioni e classi scolastiche, studenti e ricercatori, anche negli altri giorni della settimana.
Come si svolge la visita:
dopo una iniziale presentazione storico-naturalistica delle zone circostanti e dell’Oasi, si inizia il Percorso-Natura che passa attraverso il bosco di farnia e l’ontaneta, per poi attraversare i prati ed arrivare alle zone allagate; si cammina sulle passerelle fino a raggiungere i due osservatori naturalistici nei due “chiari”, dove è possibile fermarsi per l’avvistamento dell’avifauna
PER LE SCUOLE
L’Oasi si presta allo studio della tipica foresta planiziale delle zone umide e dell’ambiente naturale sopravvissuto alla bonifica del lago di Bientina, oltre che a percorsi stagionali ed uscite per l’osservazione dell’avifauna.
Sono disponibili specifici programmi didattici per le scuole di ogni ordine e grado.
STUDI E RICERCHE
La peculiarità dell'ambiente offre moltissimi spunti per studi e ricerche sul campo: contattaci per saperne di più

INDICAZIONI SULL'INGRESSO DI CANI AL GUINZAGLIO
I cani non sono vietati, ma l'area è ad alta presenza di selvaggina quindi sarebbero sconsigliati, a meno che non siate sicuri di poterli tenere al guinzaglio se dovessero "sentire qualcosa" e di poterli calmare. Questo perché il Bosco del Bottaccio è circondato totalmente da aree di caccia, che finisce il 31 gennaio, per cui la fauna selvatica è già molto stressata. Se "rientrate nei requisiti" nessun problema.

PER MANGIARE E DORMIRE
Il Giardinetto: Via Comunale Ronchi, 1 55012 Capannori (Lu) tel 0583 979032
Bar-Osteria-Pizzeria “Il Pergolone”, loc. Palaiola, Pieve di C.to (tel. 0583 960089)
Bar-Pizzeria “Tre Tigli”, S. Andrea di C.to (tel.0583 977057)
Osteria “La Cicala e la formica”,Castelvecchio di C.to (tel.0583 979042)
Ristorante-Pizzeria “Yuri”, Castelvecchio di C.to (tel.0583 979261)
Agriturismo “Alle Camelie”, Pieve di C.to (tel.0583 977001)
Agriturismo “Tenute di Badia”, Badia Pozzeveri (tel. 0583 276148)
Affittacamere “Antica casa dei rassicurati”, Montecarlo (tel. 0583 228901)
Hotel “Albergo Villa Marta”, Via P. Guasperini, S.Lorenzo a Vaccoli (tel. 0583 370101)

COME ARRIVARE
E’ situata nel Comune di Capannori (LU), in località Castelvecchio di Compito.
Arrivando da Lucca o da Pisa, percorrere la S.S. 439 Sarzanese-Valdera fino al campo sportivo di Castelvecchio di Compito e poi seguire le indicazioni; dall’autostrada A11 Firenze-mare, uscire ad Altopascio e proseguire in direzione Bientina-Pontedera (strada provinciale 3), prendere l'incrocio con Via della Dogana, oltrepassata Officina Meccanica Pagni a sinistra tabella 043° 45’ 28.3” N 010° 37’ 20.4” E strada sterrata con indicazioni Oasi WWF Bosco del Bottaccio

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